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sabato 11 agosto 2012

Ciao e Arrivederci

Grazie a chi prima di me ha trovato la forza di seguire i propri sogni andando a vivere nel proprio 'posto migliore', sono nati decine di siti web in cui vengono raccontate con sincerità e passione le loro storie. Ognuno di loro ha scelto di descrivere le proprie esperienze, paure, successi e delusioni per permettere ai futuri 'emigranti' di avere una panoramica il più possibile ampia e sincera di ciò che li aspetta. Soffermarsi per ore sui moltissimi aspetti positivi è davvero di grande conforto per la mia anima e mi viene davvero facile ;), ma ahimè ogni tanto è necessario riflettere anche sugli aspetti sfavorevoli. Tra questi c'è n'è uno, che mi ha colpita in modo particolare, e che ricorre in moltissime testimonianze, in tantissimi lamentano infatti le difficoltà incontrate nel costruire rapporti di amicizia duraturi nel tempo. Questo succede non a causa dell'assenza di persone meritevoli, al contrario, succede perché questi 'paradisi terrestri', vicini e lontani, sono meta di altri sognatori che per motivi vari, ma soprattutto burocratici (visti e lavoro), sono solo di passaggio e dopo qualche mese o anno fanno, più o meno volontariamente, di nuovo rotta  verso casa. Molte amicizie nascono perciò già con la data di scadenza e questo è per molti causa di sofferenza. Normale no?
Poiché gli psicologi sostengono che ogni azione umana sia dettata dal tentativo di soddisfare uno dei nostri bisogni principali: sicurezza, varietà, importanza, amore-unione, crescita e contribuire mi sono chiesta quali di questi vengano appagati da un classico rapporto non a termine. Forse sicurezza e amore-unione? Nello stesso tempo riflettevo su un altro aspetto importante che ho riscontrato nei rapporti umani. A qualcuno di voi è mai capitato di trascorrere un limitato numero di ore o di giorni in compagnia di persone conosciute da poco, magari per caso, in un negozio o in una vacanza, e di riuscire a stabilire con esse un legame molto forte in pochissimi istanti? E in quegli istanti sapere di stare dando il meglio di sé senza paure o pregiudizi? Quali saranno i bisogni soddisfatti in questo caso? Varietà? Importanza? E in questi casi si può parlare di vera amicizia? Io sono una persona che di norma ama 'aggredire' la vita e mi sono spesso ritrovata ad essere 'innamorata' (entusiasmata, affascinata) di persone appena conosciute e ho avuto la fortuna di trascorrere in loro compagnia momenti indimenticabili, che porto nella memoria e nel cuore. Questi rapporti racchiudono a volte una sorta di magia data dall'assenza del tempo e dell'eccessiva confidenza, due aspetti della vita che troppe volte ci portano a sottovalutare il momento presente e a dare troppe cose per scontate, soprattutto con chi ci sta accanto da più a lungo. Mi chiedo quindi quanto è importante il tempo nell'amicizia? E quanto lo è invece l'impegno? E come si possa fare per viverla al meglio senza nostalgie o rimpianti dando il meglio di noi stessi tra il primo ciao e l'ultimo arrivederci?

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